ALLA CORTE DI GIUSTIZIA IL VAGLIO DELLA TASSA DI 500 MILIONI IMPOSTA AGLI OPERATORI DELLE SLOT DALLA LEGGE DI STABILITA’ 2015

da | Ott 1, 2020 | Contributi | 0 commenti

Pubblicato il 1° ottobre 2020 da Gioco News, 10/2020, Fisco&Slot  

Avv. Giancarlo Marzo e Dott. Francesco Scardovi 

Con l’ordinanza n. 5299 dello scorso 31 agosto, la Sezione IV del Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea la questione di compatibilità con il diritto unionale del prelievo “una tantum” di 500 milioni di euro imposto agli operatori del settore delle slot machine, per l’annualità 2015, dal legislatore italiano. Spetterà ora al Giudice europeo valutare: a) la compatibilità con i diritti di stabilimento e di libertà di prestazione dei servizi disciplinati dagli articoli 49 e 56 del TFUE della disposta riduzione di aggi e i compensi nei confronti di una limitata e specifica categoria di operatori; b) se l’introduzione di una normativa che per sole ragioni di gettito erariale riduca il compenso pattuito in una convenzione di concessione stipulata tra una società ed un’amministrazione dello Stato Italiano nel corso della durata della stessa sia compatibile con il principio di matrice comunitaria della tutela del legittimo affidamento. Il commento del nostro Managing Partner #Giancarlo Marzo e del Dott. Francesco Scardovi per la rubrica “Fisco & Slot” della Rivista di Gioco News n. 10/2020.

In allegato, la versione integrale della pubblicazione.